Ogni 12 maggio si celebra la Giornata Internazionale dell’Infermiere, in occasione della nascita di colei che è la fondatrice dell’infermieristica moderna, Florence Nightingale.
Questa donna nacque nel 1820 e durante la guerra in Crimea ha avuto modo di conoscere il carattere e l’intensità della sua vocazione. Scelse questo percorso, nonostante il fatto che all’epoca questo mestiere godesse ancora di poca considerazione.
Testimonianze di soldati raccontano che Florence Nightingale, trascorreva giorno e notte offrendo soccorso ai soldati feriti e malati e per questo fu denominata la Dama Della Lampada da tutti loro.
Un’importante giornata di solidarietà che desidera celebrare la vocazione di un servizio che ha sempre rivestito un ruolo fondamentale, in epoca moderna soprattutto negli ospedali e nel rapporto con le famiglie dei pazienti.
Oggi il volto dell’infermiere è diventato il simbolo della pandemia ancora in corso. Un volto che porta i segni, la stanchezza e il sudore di un periodo che ha reso il loro ruolo particolarmente difficile e duro. L’Organizzazione Mondiale della Sanità li definisce la spina dorsale dell’intero sistema sanitario e il loro ruolo li porta anche oggi ad essere in prima linea nella lotta contro il Covid-19.
Un giorno per celebrare e ringraziare la devozione di tutti gli infermieri presenti nel territorio nazionale e non solo, dell’importanza del loro ruolo e del rispetto che meritano ogni giorno.
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