Il termine Hikikomori è di origine giapponese e serve a descrivere una particolare sindrome che colpisce le persone giovani, ma anche giovanissimi. Il termine deriva dal verbo hiku (tirare indietro) e komoru (ritirarsi) e nasce per definire un fenomeno caratterizzato in primo luogo dal desiderio di stare in disparte dalla società. Si tratta di una volontaria reclusione dal mondo esterno, un vero e proprio isolamento, caratterizzato da un senso di repulsione verso qualsiasi relazione sociale e spesso anche verso la luce del sole.

Si tratta di un disturbo che è stato descritto e osservato nel mondo orientale e ad oggi non esiste una definizione a livello internazionale.

Il ritiro sociale risulta essere un sintomo che accomuna molte altre patologie psichiatriche, come depressione, fobia sociale e schizofrenia e anche se l’Hikikomori non risulta all’interno della categorizzazione psichiatrica internazionale, il Ministero della Salute Giapponese ha preferito indicare delle caratteristiche tipiche di questa sindrome ed alcuni sintomi specifici:

  • Stile di vita centrato all’interno delle mura domestiche senza alcun accesso a contesti esterni;
  • Nessun interesse verso attività esterne (come frequentare la scuola o avere un lavoro);
  • Persistenza del ritiro sociale non inferiore ai sei mesi;
  • Nessuna relazione esterna mantenuta con compagni o colleghi di lavoro;
  • Si esclude la diagnosi di hikikomori qualora sia presente un disturbo psichiatrico di maggiore gravità che possa sovrapporsi ai sintomi di ritiro sociale (schizofrenia, ritardo mentale, etc) o altre cause che possano meglio spiegare il ritiro sociale.

Si tratta di un disturbo non ancora ufficialmente categorizzato e pertanto risulta difficile la diagnosi oggettiva, essendo il ritiro sociale e l’isolamento sintomi comportamentali trasversali a diverse diagnosi psichiatriche.

Spesso gli Hikikomori presentano delle caratteristiche comuni:

  • Giovane tra i 14 e i 30 anni;
  • Estrazione sociale medio-alta;
  • Di sesso maschile (nel 90% dei casi);
  • Figlio unico;
  • In genere genitori entrambi laureati in cui uno dei due genitori, in genere il padre, risulta assente in famiglia e spesso ricopre incarichi dirigenziali.

La vita del giovane hikikomori si svolge all’interno della sua casa o camera da letto. Le sue uniche interazioni con l’esterno avvengono attraverso internet, l’utilizzo di chat, social network e videogame.

 

La cura dell’Hikikomori non è ancora stata definita, ma sono state provate diverse strategie terapeutiche in grado di combinare psicoterapia con psicofarmacologia.

Se si sospetta Hikikomori è bene rivolgersi al proprio medico di fiducia per intervenire in maniera efficace e tempestiva.

 

 

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