La giornata mondiale contro l’AIDS che si celebra il primo dicembre, è in assoluto la prima giornata mondiale della salute. La sindrome è stata identificata nel 1984 e la giornata di solidarietà è stata istituita nel 1988. Dopo quasi 40 anni dalla sua identificazione, non esiste un vaccino efficace contro l’HIV. Si tratta di una delle pandemie più lunghe e distruttive della storia. Il virus è estremamente mutevole e muta anche all’interno dell’individuo infettato, esaurendo la capacità di risposta del suo sistema immunitario.
Si contano circa 35 milioni di persone morte a causa dell’AIDS.
Oggi il virus Hiv può essere tenuto sotto controllo ma l’idea di una sua eradicazione è ancora molto lontana. Negli Stati Uniti sono in sperimentazione delle terapie genetiche che mirano ad estirparlo dal genoma cellulare attraverso l’utilizzo di “forbici molecolari” create in laboratorio. Si tratta di una tecnica attualmente troppo sofisticata e non utilizzabile per una terapia di massa.
Dal 2012 ad oggi il Centro operativo Aids dell’Istituto superiore di sanità ha registrato un progressivo calo nelle nuove diagnosi di infezione da AIDS, ma è ancora una sindrome che continua a persistere. Probabilmente poiché a livello mondiale vi è ancora scarsa consapevolezza e conoscenza di come prevenirla. Per questa ragione è fondamentale sensibilizzare alla prevenzione dell’HIV e porre quest’ultima come priorità nella programmazione della sanità pubblica, in particolare nei paesi in cui le infezioni da HIV sono ancora molto frequenti.
Lo scopo di questa giornata è anche quello sensibilizzare per riuscire a garantire l’accesso ai medicinali ai circa 17,1 milioni di persone bisognose di cure.
Alla luce di queste informazioni, la giornata mondiale contro l’AIDS rappresenta un’occasione fondamentale per promuovere prevenzione e assistenza, combattere i pregiudizi e sollecitare i governi e la società civile affinché vengano destinate risorse appropriate per la cura e per le campagne di informazione.
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